mercoledì 16 marzo 2011

Lost Horizon recensione

Uscita: settembre 2010
Produttore : Deep Silver
Sviluppatore :Animation Arts
Distribuitore : Koch Media
Genere: avventura punta e clicca in terza persona
Audio inglese-sottotitoli in italiano
Gioco con mouse
Voto 8/10

REQUISITI TECNICI
Windows® XP/Vista™/Windows 7™
Pentium® IV 2 GHz o CPU 100 % compatibile
512 MB RAM
Scheda video AGP o PCI Express compatibile DirectX® 9 con 64 MB, o superiore
Scheda audio 16-bit compatibile con DirectX® 9 (opzionale)
Circa 4,5 GB di spazio libero su disco fisso

SITO UFFICIALE per scaricare la demo:


 












































STORIA- Il titolo richiama immediatamente alla memoria il libro di James Hilton del 1933 sulla leggenda di Shambhala ( che per la cronaca significa quiete) e i miti esoterici delle terre del Tibet, da cui la storia trae uno spunto  per  dipanarsi in modo picaresco. Siamo nel 1936 ad Hong Kong, dove Fenton Paddock, ex ufficiale inglese dai trascorsi gloriosi e dimesso con disonore, viene incaricato dal governatore britannico di ritrovare una spedizione scomparsa in Tibet. Nonostante conduca oramai una vita di espedienti, i buoni sentimenti che lo hanno sempre animato rifanno capolino non appena viene a conoscenza del pericolo in cui il vecchio amico Richard potrebbe trovarsi; abbandonerà così il contrabbando e, trasformatosi in una sorta di Indiana Jones, intraprenderà un viaggio attraverso diversi continenti, in uno scenario storico in cui anche il terzo Reich avrà parte determinante.
Un eroe scapestrato, una bella ragazza, miti esoterici,  antichi segreti e manufatti,  i cattivi nazisti e i viaggi per mezzo mondo in sfondi esotici, nonché l’arduo compito di salvare le sorti del mondo….. non manca nulla per farci apprezzare la storia : Deep Silver ci accompagna in un gradevole mondo avventuroso, come fece nei precedenti Secret Files Tunguska e Puritas Cordis.

GRAFICA- Considerando la parte grafica, l’elemento che subito risalta è rappresentato da sfondi disegnati a mano e di ottimo livello, colorati in modo vivace. Ne  risultano pertanto inquadrature realistiche e da cartolina, seppure mai statiche, sottolineate da neve, pioggia, giochi di luce e colori che rendono le scene vivacissime e suggestive. I personaggi, ottimamente disegnati in 3D, sono ben caratterizzati e dai movimenti morbidi, mentre l’unico neo si denota nei volti piuttosto rigidi e quindi abbastanza inespressivi.
E’ inserita qualche scena in stile fumettistico nel racconto di alcuni avvenimenti.
Nell’insieme il giudizio è positivo, per una grafica che non ha nulla da invidiare alle ultime avventure uscite.

SONORO-  il doppiaggio in inglese è di ottima qualità, e caratterizzato da un perfetto accento britannico, o personalizzato da inflessioni asiatiche, tedesche e cosi via. Se le musiche di sottofondo contribuiscono in genere a rendere l’esperienza di gioco ancora più piacevole, qui una nota di merito va proprio alla colonna sonora, che non è mai invasiva e con melodie adeguate allo stile dell’epoca.
Il tema principale è cantato da Conny Kollet ed è peraltro scaricabile dal sito ufficiale.

ENIGMI- Siamo all’argomento “spinoso” per i puristi del genere enigmatico: il livello di difficoltà è basso, perché il gioco scorre in modo abbastanza logico, essendo  basato sull’ inventario e sull’assemblaggio di oggetti, nonchè sui numerosi dialoghi a risposte multiple (seppur skippabili col tasto destro del mouse). Mi sento di dire che nessuno dei difetti citati inficia la godibilità del gioco e della storia, mai banale e ricca peraltro di ironia e sense of humor.
Esiste solo una sequenza da svolgere in velocità, anche se piuttosto semplice, in cui non si muore, ma semplicemente l’azione non riesce e si deve ritentare; le altre scene più movimentate lasciano tutto il tempo per decidere il da farsi - vedi un inseguimento nelle strade di Hong Kong o un attacco aereo.
In alcune sequenze il protagonista potrà ( e dovrà) collaborare con un secondo personaggio. Di entrambi verranno visualizzate le icone sullo schermo e qui potrete anche decidere di trasferire gli oggetti di uno all’altro, per uscire da una situazione intricata. Tutto qui.

INTERFACCIA- L'interfaccia di gioco è semplicissima. L’inventario a scomparsa, in cui si possono anche combinare gli oggetti, si trova in basso. Qui sarà utile esaminare ogni cosa col tasto destro del mouse, per avere informazioni ulteriori o per scomporre l’oggetto. Per facilitare l’esplorazione, il puntatore si trasforma in una manina nei punti interessanti; se proprio non se ne può fare a meno e si vuole perdere il gusto dell’esplorazione, in basso a destra c’è l'icona che rivela tutti gli hot spot in cui è possibile interagire. Insieme a questa, ci sono altre due icone che consentono l’accesso alle informazioni e al menù. Lasciatemi dire quanto mi è piaciuta la scelta di quest’ultimo, che raffigura l’ingresso di un cinema, nell’ evidente omaggio al cinema d’avventura.
Veloci i passaggi da una scena all’altra con un doppio clic sull’area desiderata, e relativamente brevi i caricamenti nei passaggi da un’ episodio all’altro.
I salvataggi sono infiniti e non automatici.
Il gioco scorre liscio, senza problemi e senza bug!

CONCLUSIONI- La vera forza di Lost Horizon risiede proprio nel raccontare una storia estremamente piacevole da scoprire, veloce nella narrazione e variegata nell’insieme , il che rende il gioco stimolante. Se si intravede qualche pecca nei dialoghi corposi, il fatto che non siano noiosi e costantemente arricchiti di sana ironia che aleggia per tutto il gioco, fa sì che non se ne risenta granchè, e la curiosità  a procedere non vi abbandonerà, grazie alla varietà degli ambienti e alla freschezza del gioco. Io mi sono divertita, anche se personalmente avrei preferito qualche enigma in più!
Secondo me questa è un’ulteriore riprova di quanto anche la semplicità ben gestita possa essere apprezzata e ne faccia un gioco che piacerà a molti!

Buon divertimento  by Cookie

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