venerdì 24 febbraio 2012

Dear Esther


La scoperta di Dear Esther è stata un'emozione per gli occhi e per lo spirito che non mi ha ancora abbandonata ..... 
Semmai ci fosse bisogno di definizioni, "passeggiata evocativa" sarebbe l'idea che meglio rappresenta questo titolo, che esce da ogni schema conosciuto e può ben meritarsi di non essere etichettato come videogioco, nè film interattivo, nè come avventura grafica, se non nella più vaga ed essenziale accezione del termine.
L'assenza totale di gameplay o di enigmi, se si esclude quello della profonda comprensione della storia narrata, fanno di questa un'esperienza indubbiamente diversa.
Il piccolo capolavoro di Dan Pinchbeck e Robert Briscoe, ampiamente apprezzato dall' Indie Fund che li ha sostenuti e supportati, si svolge tra orizzonti sconfinati, immagini dalla grafica mozzafiato, citazioni raffinate e poetiche metafore, osando una strada artistica innovativa e lungi da aspettative commerciali.
Il percorso che ci si trova a compiere, nella natura selvaggia e incontaminata delle isole Ebridi, è disseminato di simboli fosforescenti, frasi che ricordano la via di Damasco, formule chimiche, schemi meccanici e temi ricorrenti, come il numero 21 più volte citato, e forse simbolo del lieto fine e della rinascita personale.....  E' l'espressione della follia, di un'ossessione maniacale o il tentativo di un'anima sofferente di esprimersi libera in volo come un gabbiano?
Comunque sia è il trionfo estetico, in cui lo sciacquio delle onde scure illuminate dalla luna piena, il fluire di un corso d'acqua sotterraneo, o il sibilo del vento fanno da perfetto sottofondo ai frammenti di pensieri e ricordi espressi dalla voce narrante. La colonna sonora composta da Jessica Curry, è fatta di note delicate e struggenti, e danno il tocco di classe finale!
Mi sono ritrovata in religioso silenzio nelle caverne, senza fiato a guardare il paesaggio dalle scogliere, intenta a pensare anzichè a cercare oggetti su cui cliccare, con l'unica finale certezza di trovarmi dinanzi alla pura espressione artistica, niente di più, niente di meno. Questa è indiscutibilmente un'opera d'autore, opera d'arte visiva e percettiva di grande impatto, che evoca mondi eterei e pensieri trascendenti, romanticismo e nel contempo inquietudine.
Vi porrete tante domande alla fine di questa esperienza, ahimè di poche ore. Forse vi chiederete se l'isola è reale o se è solo il frutto di un pensiero, cosa significa quel ripetitore che lampeggia sulla collina, o chi sono i personaggi citati e che ruolo hanno; e forse non lo capirete che alla fine. Ma se anche così non fosse e tanti dubbi dovessero restare, una cosa è certa : il viaggio sarà stato unico!
In fondo il bello di un viaggio è nell'emozione che provoca, e diversamente vissuta da ognuno di noi. Qualunque sia l' interpretazione che ne scaturisce, volerete con grande pathos fino alla scena conclusiva.

Lo trovate su STEAM a € 6,99 
Intanto godetevi il trailer